taralli n'zogna e pepe
I taralli sugna e pepe, n'zogna e pepe, sono un'altro caposaldo dello street food partenopeo. Buonissimi e pepati al punto giusto, sono l'aperitivo preferito dai napoletani. I tarallifici storici sono un fiore all'occhiello della città che hanno da sempre rifornito le buvette del lungomare. E proprio sul lungomare si possono gustare i migliori taralli caldi, nella lunghissima passeggiata di tre chilometri che va da Mergellina a Santa Lucia, costeggiando uno dei golfi più belli del mondo. Quelli della mia generazione, sicuramente ricorderanno il famoso Fortunato, l'ultimo dei tarallari ambulanti, che percorreva in lungo e in largo le vie della città con il suo carretto vendendo le speziate ciambelle al grido di "Fortunato tene a 'rrobba bella! N'zogna n'zo ". Il carretto non era altro che una cesta montata sul telaio di un vecchio passeggino con tanto di cartello "Ditta Fortunato chiusa il lunedì" E in tanti hanno dedicato a Fortunato, murales, libri e anche canzoni, come l'indimenticabile Pino Daniele, proprio per testimoniare una Napoli che non esiste più ma che, fortunatamente, continua a produrre lo sfizio piu' buono di sempre, dal '700 ad oggi.
fonte: Simone Esposito
Ingredienti:- 175 gr. di farina 00
- 75 gr. di acqua
- 70 gr. di sugna o strutto
- 5 gr. di lievito di birra
- 5 gr. di sale
- 2,5 gr. di pepe
- 100 gr. di mandorle con pellicina + 15 gr. per la decorazione
- Tostate 100 gr. di mandorle in un padellino per pochi minuti, facendo attenzione a non bruciarle. Tagliatele al coltello oppure frullatele in maniera grossolana (non riducetele in polvere).
- Sciogliete il lievito nell'acqua a temperatura ambiente.
- Inserite nella ciotola della planetaria, la farina, il sale e il pepe. Mescolate un po' con il gancio K. Unite le mandorle e la sugna e lavorate fino ad ottenere un prodotto sabbiato. Unite l'acqua con il lievito a filo e lavorate pochi minuti fino ad ottenere un'impasto compatto (non dovete incordalo).
- Sistemate l'impasto ottenuto in una ciotola, coprite e lasciate riposare per 40 minuti.
- Mettete le mandorle per la decorazione in una ciotola piena d'acqua e lasciatele per una decina di minuti in ammollo.
- Passato il tempo, formate i vostri taralli. Tagliate tenti tocchetti da 50 - 60 gr. (i miei erano di 55 gr) e arrotolate ogni tocchetto sotto le mani fino ad avere una lunghezza di 35 cm circa. Piegate ogni serpentello ottenuto in due e attorcigliatelo su se stesso quindi, chiudetelo in cerchio. Sistemate man mano i taralli su una teglia rivestita di carta forno. Prendete le mandorle dall'acqua e senza asciugarle, spezzatele in due e infilatele tra le pieghe dei taralli.
- Coprite la teglia con pellicola e lasciate lievitare in luogo caldo (26-28 gradi) per 20-25 minuti.
- Infornate in forno preriscaldato a 200° per 15 minuti, abbassate poi a 180° e cuocete per altri 15 minuti infine, abbassate ancora a 160° e cuocete per altri 15 minuti.
- Sfornate e servite con vino rosso o una buona birra ghiacciata.
Note:
Se vi avanzano, potete conservarli per una settimana in buste alimentari ben chiuse, in questo modo non perdono fragranza.
Baci baci
Sara
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